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13° Maratona di Ravenna Città D'Arte


...And when your fears subside
And shadows still remain, ohhh yeahhh
I know that you can love me
When there's no one left to blame
So never mind the darkness
We still can find a way
'Cause nothin' lasts forever
Even cold November rain...


...E quando le tue paure si placano
e le ombre rimangono ancora
so che puoi amarmi
se non rimane più nessuno da incolpare
per cui non importa l’oscurità
possiamo ancora trovare una via
perché niente dura per sempre
nemmeno la fredda pioggia di Novembre...    

Non so perchè certe cose succedano , eppure la vita a volte è anche mistero. Si è vero è solo una corsa ,
tanti passi uno dietro l'altro niente di più . Ma a volte le cose non sono come sembrano, basta sapere guardare.Ci sono musiche che ti chiamano, ci sono libri che da fondo di un scaffale ti dicono "...leggimi , devo dirti qualcosa". November Rain dei Gun's Roses è stata la mia compagna di corsa per mesi e mesi , da quando ho saputo, da quando ho deciso che potevo correre la mia maratona ...ci sarà stato un motivo.
 E il motivo eccolo qui alle 8:55 di Domenica 6 Novembre una pioggia battente, inaugura la prima maratona della mia vita. Forse non sono bene consapevole di quello che sto facendo, ma è meglio così, se cominciassi a pensare tuttii motivi per non farla , sarebbe finita. La notte è stata molto tormentata, un'ansia da primo giorno di scuola mi ha sorretto sin dal giorno prima, pare incredibile che una corsa possa ridurre un uomo, padre di famiglia oserei dire maturo, in questo stato, ma di fatto è così. L'idea è nata sin da subito , quando ho visto pubblicate le prime locandine con su scritto "O NewYork o Ravenna", anche la destinazione per ragioni logistiche mi era chiara, in più avevo da regolare un conto con la Forlì Ravenna la 30 Km dello scorso anno , che si avevo finito ma non come avrei voluto...L'estate è passata con questa idea fissa, immaginavo il percorso, le senzazioni che avrei provato, la tattica da tenere , tutte bei propositi che comunque sapevo avrebbero fatto i conti con la realtà. Anche gli allenamenti erano in funzione di questa corsa, ho anche provato a seguire un programma , delle tabelle, ma ho preferito poi affidarmi alle senzazioni, al correre quando le gambe e la mente desideravano farlo (praticamnete sempre) cercando di concigliare la quotidianità. Contavo le settimane , i giorni le ore , che mi mancavano all'evento, cercavo stimoli ovunque,
insomma ho fatto tutto ciò  che dovevo ed ora eccomi qui, pronto a partire. Per non avere uleriori ansie pregara ho preferito andare a ritirare il pettorale la sera prima a Ravenna, arrivato in Piazza scorgo un Camper del Club Ultramarathon , con sguardo basso per il rispetto, (uno come me non potrebbe neanche guardare uomini e donne che fannno 20 o 30 maratone all'anno) , chiedo a uno di loro dov'è la distribuzione
mi indicano una sala attigua al Teatro Alighieri, entro... dalla sala accanto provengono note che conosco,
Vinicio Caposela e la sua Band provano lo spettacolo della sera...iniziamo bene ... penso. Ritiro pettorale e microchip, esco e una pioggerella fine mi bagna...sarà solo l'inizio. Avrei voluto omaggiare anche il gruppo
RunForLife a cui sono iscritto sul Web, con una maglia  celebrativa, il loro stimolo in questi mesi è stato importante , il loro impegno per Emergency , ancora di più, ma il commesso di Decathlon prefereisce stampare una maglietta con il numero di Derossi a una ragazzina che riprodurre il  logo RunForLife, tento di fargli capire che è una cosa importante, ma il suo sguardo perso nel vuoto mi fa desistere. 1 Lezione "Non importa fare sapere agli altri il tuo impegno, fallo e basta". I giorni precedenti e la sera prima mi sono imbottito di carboidrati, praticamente ho mangiato pane e pasta per il doppio del normale, dicono che serva,
ma siamo nel campo delle ipotesi...mica lo so se è  vero, preparo il materiale, la scacca e vado a letto, ma non dormo. Mi alzo presto, mi scaldo con una sessione di Yoga lungissima, un problema con il GPS, mi fa perdere una mezzora, diversi KJ di energia più che altro mentale...2° lezione "Per correrre non serve la tecnologia...servono solo gambe e cuore". Arrivo alla Piazza di Forlì ancora che lentamente si sta animando,
scelgo una panchina e mi preparo, a vedermi sembro quasi un professionista...ma è tutta scena. Intanto da un pulmino scendono 4 ragazze , una di queste è la mia pacer della corsa precedente, che gioia vederla, penso che se la seguo mi porterà a Ravenna, non sarà proprio così... 3° Lezione "conta solo su te stesso". Inizio a riscaldarmi, dietro la linea di partenza c'è la chiesa più importante della città, San Mercuriale, esito un attimo, portò entrare in pantaloncini corti , canottiera e bandana ? Mi ricordo di avere letto poco prima un cartello, "Dio ti ama così come sei", se mi dicono qualcosa so cosa rispondere, entro e prego, la mia fede è debole , ammiro chi la vive profondamente, io non ci riesco faccio quello che posso, proprio come nella corsa.Pochi minuti prima della partenza si scatena l'inferno, pioggia torrenziale, ... bene, faccio conoscenza con Paolo di Faenza , gli dico che per me è la prima volta, lui mi incoraggia, e mi dice che il giorno è ideale per iniziare la carriera di maratoneta...bho !  C'è un minuto di silenzio, per le vittime di Genova, e per Simoncelli, si sente solo la pioggia, poco dopo lo sparo. I sanpietrini con l'acqua sono pericolosi, si rischia
molto, tolgo e rimetto gli occhiali , non capisco se sia meglio con o senza,  si fa il giro di due piazze e poi si punta verso Ravenna. Al quarto km eccola li la ma pacer, non dico niente e mi metto a ruota, o a scarpa ?
Lei non crdo si accorga di niente , credo proprio di passare inosservato, meglio così , seguo da qualche metro  il cappellino fuxia che si avvicina e si allontana ad elastico, intanto piove...forse leggermente meno.
Arriva il primo ristoro, thè freddo, più avanti , sembra una beffa spugnaggi...oggi proprio non servono,
andiamo sui 5'10 a km, mica male per me. Al 12°a Coccolia c'è il primo parziale, le foto e incrdibile l'orchestina con tanto di viola,violino flauto voce, canta un brano di Elisa mi pare, devo dire che il mondo delle corse mi piace e mi sorprende ogni volta ! Iniziano i 18 km che lo scorso anno tanto mi hanno fatto soffrire, ma oggi ho la mia pacer...anzi no al 15° se ne va e non la rivedrò mai più. Mi alimento con i miei schifosissimi gel anche questi ho letto che sono necessari, ma sono veramente pessimi, prossimo anno pane e miele ... molto più sano, per strada intanto vedo di tutto, bottiglie, bicchieri, contenitore per il gel, super carbo...non sono d'accordo, io i miei cartocci li tengo in mano e li butto al primo ristoro o bidone , vorrei che anche gli altri faceesero uguale, infondo è solo una corsa. Al 20° il ristoro ha finito l'acqua, le volntarie e i volontari rischiano il linciaggio, non sono d'accordo, infondo è una festa anche per loro.Arrivo alle porte di Ravenna, ancora fresco, ricordo bene lo scorso anno il punto dove le gambe mi avevano piantato, mancano pochi kilometri all'arrivo dei 30, passo per la 5° volta in un anno in pataloncini e maglietta davanti al sommo poeta, ma non dice nulla quest'oggi...strano. Taglio i 30 Km i 2:58:00...e la Forlì e Ravenna è sistemata, bravo Pier,
sei forte ! Ora comicia la maratona, mi fermo al ristoro in via Diaz, decido di prendermela con calma
e mangiare una barretta che mi ero portato...è l'inzio della fine... stento a ripartire, le gambe non vanno, il popolo dei runners che fino ai 30 era multicolor e spensierato, tutto a un tratto è cambiato,
vengo superato da anime in pena curve su se stesse e sul loro dolore...ma forse sono io che le percepisco così. Cammino corro, cammino..corro, così per un paio di Km, davanti al Mausoleo di Teodorico mi metto in posa per la foto ricordo , e per slavare l'onore faccio finta di correre per almeno 10 metri...questa è la crisi, sapevo arrivasse al 36° ma a me è arrivata un pò prima, dicono che alcuni hanno le visioni...io sento le voci, ma le conosco bene sono quelle di Fede e Filo, "...forza papà, siamo qui, dai che ce la fai.." non c'è nessuno il fotografo è lontano , posso permettermi di piangere ... almeno per un minuto, lo toglierò dal total time, questo non vale. E' incredibile come la forza dell'amore possa aiutare un uomo,
dopo questa catarsi, riparto, non velocemente ma quanto basta per essere di nuovo un runners.
La strada si dipana ai margini della città ma tra poco si rientra, non c'è moltissima gente, ma la poca che incontri ti incita, è incrdibilmente bella questa senzazione , addirittura una coppia di turisti americani ... mi sprona, a qualche decina di migliaia di kilometri da qui sta partendo un'altra corsa
un pò più affollata, magari qualche Romagolo è ai bordi della 5° strada  ad incitare i runners "...dai de gas.."  Sento la musica e gli altoparlanti, ancora una curva e ci siamo , lo speaker pronuncia il mio nome che risuona nella piazza, ai presenti non dice molto ... ma a me sì ! Ce l'ho fatta 4h37'19'' -1' ... una gentile signorina mi mette la medaglia al collo...è bellissima...non la toglierò per due giorni. Sono un maratoneta...